MILAN KUNDERA
Lo scrittore boemo nasce nel 1929 e si trasferisce dal 1975 in Francia, a Parigi. Il regime comunista arrivato al potere con l'aiuto dei carri armati sovietici dopo l'agosto 1968, gli ritira dal 1979 la cittadinanza cecoslovacca. Prima della sua partenza per l'esilio francese Kundera si è messo in luce, anche all'estero, soprattutto con il romanzo "Lo scherzo", scritto negli anni 1962-65 ed uscito per la prima volta nel 1967. Il paradosso, l'ironia, una volta leggera, l'altra melanconica, accompagnano anche tre racconti pubblicati insieme con il titolo "Amori ridicoli", nel 1970. Il suo romanzo più famoso è però "L'insostenibile leggerezza dell'essere" scritto quando Kundera era già in Francia. In quest'opera Kundera continua il tema già iniziato con "Lo scherzo", cioè che la vita, la storia umana è un assurdo ritratto del gioco dei potenti. Le opere di Kundera hanno praticamente due ispirazioni parallele, da una parte una visione leggera ed erotica, dall'altra un momento politico-filo sofico che racconta e esprime giudizi sull'esistenza umana. Ai lettori piace non solo la brillante capacità di Kundera di raccontare la storia ma anche la leggerezza con cui filosofa sul senso della vita umana, come nel suo libro "L'immortalità". I libri di Kundera sono una parte importante della storia del romanzo europeo, ma anche di quello mondiale, della seconda parte del nostro millennio.
A Praga si possono ritrovare le atmosfere raccontate nei suoi libri. E se oggi i rapidi cambiamenti dei modelli di comportamento della società praghese non rendono tanto facile l'identificazione dei personaggi, tra le vie della città, come avveniva qualche anno fa, si possono però ancora ritrovare i luoghi, i bar, i ristoranti descritti da Kundera
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